!!!Talebani sul Lago Trasimeno!!!

Report di Sabato 13 Agosto 2005

Foto

Partecipanti

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6° Uscita del Gruppo! Di Gino Chiuppesi

Con Enrico Bassi mi ero messo d’accordo, in occasione della ricognizione del Giro organizzato da Marco Albicocchi per M&toor,  di organizzare un Giro di pochi km, molto facile e da svolgersi solo la mattina del tredici di Agosto. Si pranzerà a Tuoro sul Trasimeno in un Camping dove il Talebano avrà la possibilità di ospitare una quindicina di persone e il pomeriggio dedicarlo, contrariamente alla “filosofia” del Gruppo, alla tranquillità ed all’Ozio!!!  La settimana prima di effettuare il Giro in questione mi telefonavano in diversi per sapere le difficoltà del percorso. Uno è Carlo Bindi perché portava con se Dieci litri di buon Vino nel Bauletto! Per non parlare di Paolo Marzolla che chiedeva con quale Moto doveva venire; Xtz 660 oppure la Nonna mangia Olio a tradimento? :-)

E meno male che quel Vino, anzi, tutto il bauletto visto il percorso, è stato tolto da quella signora TranSalp…

Parto da Celle intorno alle 09:00, mi aspetta pure un tratto di Autostrada e visto che ho il Dr mi tocca sbrigarmi. E’ si, il Giro è facilissimo (si pensava) e io vado con quel Cammello Giallo! Sai che balle, penso! Dovete sapere che il mio Kawasaki Kle 500 è dal Dottore ed è proprio malato. Si è rotto la spina dorsale, mannaggia la pupazza! In occasione della ricognizione del Giro della Maremma, svoltosi la scorsa settimana, ho “aperto” il telaio del Kle! Siccome picchiavo sempre sotto ho messo quel paracoppa che pesa 2,5 kg e rinforzato le “alette” in cui era ancorato. Ho preso una grandissima botta sotto e il paracoppa non ha permesso che il motore ne risentisse ma il telaio, in prossimità di una saldatura sul lato sinistro in alto, ha ceduto. Praticamente ho aperto una saldatura. :-( Li per li non me ne sono accorto, ma poi quando sono arrivato all’asfalto la Moto a 50kmh sembrava un serpente. Non si può spiegare a parole, sembrava che camminasse di traverso. L’ho portata alla Kawasaki e li abbiamo trovato il danno. Comunque è ancora in Garanzia, fino a Febbraio...ovviamente ho rimontato il paracoppa originale. :-)

Arrivo a Foiano e seguo le indicazione per il Centro Commerciale Outlet. Arrivato ad una rotatoria vedo la Ktm di Enrico e capisco che il ritrovo è presso il capannone dell’Azienda del Bassi. Sono le 10:00 spaccate ed alcuni partecipanti sono gia arrivati. Bassi su Ktm 450, Paolo su Yamaha Xtz 660, Pietro su Gas Gas, Carlo su Honda TranSalp e Marco che sfoggia la sua nuova moto; una splendida Honda Xr 650 r. Mancano: Paolino su Honda TranSalp, Massimo su Yamaha Super Tenere, Enrico su Honda Africa Twin e Renzo su TranSalp. In Giro di dieci minuti arrivano tutti. Dieci piloti per altrettante Moto. Purtroppo manca Claudio Conti con la propria Morosa che dalla Sardegna rientrano proprio oggi invece di partire ieri come da programma.

Si parte. L’apripista lo fa quel “matto” di Pietro ed Enrico fa la scopa. Purtroppo dicono che venerdì ha piovuto e quindi faremo più asfalto del dovuto. Iniziamo con facili sterrati per lo più in piano e molto asfalto. Quando cominciano le prime salite, e che salite…,  capisco che con il mio Dr mi divertirò come un matto. Infatti cominciamo con una salita mozzafiato e diverse pietre smosse, il fondo è per lo più terroso con alcuni pezzi sterrati. Ci immergiamo completamente nella vegetazione e spesso, nei tratti in piano, troviamo delle pozze di fango più o meno impegnative.

Ad un certo punto prendiamo la Strada Provinciale 35 Val di Perle che collega Cortona a Mercatale. La percorriamo per pochi Km e poi svoltiamo a sinistra. La Guida non si ferma quasi mai agli incroci, lo chiamano Gas Gas apposta! :-) Questo losco figuro si chiama Pietro, in occasione del Giro organizzato dal Bassi per M&toor “Brunello e Crete Senesi” io facevo la scopa del Gruppo Veloce e per fortuna conoscevo il percorso perché via via mi toccava recuperare diversi Piloti che agli incroci non sapevano dove andare. Eh eh, ma questa volta non mi ha fregato perché io mi sono messo dietro di lui e quando agli incroci non si fermava lui mi fermavo io con la conseguenza che si trovava spesso da solo e doveva per forza di cose aspettare. :-)

Dicevo che abbiamo svoltato a sinistra, qualcuno ha detto che dovevamo arrivare ad un Osservatorio sopra la montagna che ci stava di fronte. Prendiamo una strada sterrata in forte salita con dei tornati strettissimi. E qui ci siamo divertiti tutti moltissimo perché non potevi non derapare in prossimità di queste interminabili curve. Prima di arrivare all’Osservatorio si gira a destra e il Bassi dice che adesso iniziano Cento Metri di strada brutta in salita. Io mi ero attardato per fare delle foto e trovo tutto il Gruppo fermo ad un incrocio. Pietro non sa quale strada prendere e io gli dico che Enrico mi ha detto che la strada diventa molto impegnativa. Allora Pietro mi fa: “Impegnativa? Allora bisogna girare a sinistra, vai avanti te che fai le foto” e poi parte come un siluro! Mah!? Capisco che c’è qualcosa che non torna, mi giro e dico a tutti di partire distanziati perché il percorso è difficile. Parto con in mente che appena possibile mi fermo a fare le Foto. Ma quale fermarsi!!! Tra canaloni, pietre smosse, salite al limite della fisica, e un sentiero che due Moto non ci passavano sono arrivato a malapena fuori da questa mulattiera veramente impestata. Infatti gli altri tardano ad arrivare. Il Vignali con la sua Africa ha dei grossi problemi perché proprio in quel punto gli entra la riserva della benzina e la Moto non sale, o per lo meno è quello che lui ci ha raccontato. :-) Bene o male salgono tutti senza che nessuno cada, o ancora peggio, si faccia male. Come spesso accade quelli con le moto pesanti sono tutti fradici dal sudore. Arriviamo all’Osservatorio e c’è un panorama veramente eccezionale. Addirittura, in lontananza, si intravede pure il Monte Amiata e quello di Cetona. Ora scendiamo su un percorso interamente a fondo terroso con pietre di qualunque tipo e dimensione ma almeno lo stradone è largo.

Da qui prendiamo una facile strada sterrata che percorreremo per alcuni km. Il Bassi dice a Pietro: “Ora va dove ti pare!” Le ultime parole famose!!! E’ si, perché lungo tutto il percorso Pietro voleva andare da una parte ed Enrico da un’altra. Insomma, Pietro dice di aver sbagliato strada e ci infiliamo dentro una mulattiera con fondo terroso e in alcuni punti anche mooolto fangoso. Le moto piccole si divertono come matte ma quelle grandi molto meno! Fortunatamente non cade nessuno, a parte Renzo che racconta che su una fangaia appoggia la moto alla scarpata. Ecco, appoggia la moto contro la scarpata ma la cosa incredibile è che la TranSalp non si spenge e non è nemmeno in folle!!! Renzo da un’occhiata alla ruota posteriore e si accorge che gira regolarmente! E’ in prima marcia e si è piantato su una fangaia! Ma ci pensate? Raddrizzi la moto e cerchi di capire come mai non si è spenta visto che non è in folle!!! Usciamo da sto macello e prendiamo una facile strada sterrata con mille pozze d’acqua, alcune molto profonde. Io, come al solito, non me ne perdo una e centro dentro a 70/80 kmh. In una di queste l’acqua è veramente molto alta e lo spaglio mi prende in pieno il piede sinistro. Questo è talmente violento che perdo il piede dalla pedana facendomi perdere momentaneamente il controllo della Motoretta. Per fortuna la strada è grande e mi riprendo, ma la paura è stata grande. In mezzo a questo percorso Pietro dice se ce la sentiamo di fare ancora un pezzo brutto ma il Vignali dice che ha fame ed è cotto quindi prendiamo l’ultimo pezzo sterrato per poi arrivare dove pranzeremo. Ovviamente quelle pozze ci hanno fatto infradiciare tutti come pesci.

Abbiamo percorso circa 85 km, alcuni dei quali molto impegnativi.

Arrivati a Tuoro sul Trasimeno posteggiamo le Moto e ci sbrachiamo tutti. Chi mette i calzoncini corti, chi il costume, chi con le ciabatte e chi a piedi nudi. Si mangia talmente tanto e bene che decidiamo di non fare il bagno sul Lago perché c’è la possibilità che ci portino al Pronto Soccorso. :-) Io e il Bassi, però, troviamo ugualmente il modo per fare il bagno sotto il Fungo. :-) (Andate a vedere le foto).

Conclusioni: che dire cari ragazzi, una giornata superba, trascorsa con un Gruppo di cui ne vado orgoglioso. Tante Motorette e Motorone amalgamate come un'unica grande famiglia. Una cosa molto bella e strana, devo dire, è il fatto che nei nostri Giri ci sono anche piloti alle prime armi e in alcuni tratti molto difficili dovrebbero andare in crisi. Invece nessuno cade, nessuno si fa male, nessuno si perde e tutti sono contenti visto che poi tornano regolarmente. Questo è il caso di Paolino, oppure Carlo, e che dire di Renzo che non prendeva la moto da più di un anno? Speriamo di continuare con questa passione perché Gruppi come questo non ce ne sono tanti in Giro. Credetemi!

Ringraziamenti: qui non riuscirò mai a ringraziare abbastanza il nostro Enrico Bassi. Pensate che non voleva nemmeno i dieci miseri eurini che gli abbiamo dato per il pranzo. Con quella roba che abbiamo mangiato non oso pensare il conto che ci avrebbe presentato un Ristorante. Io non lo so dove trova tutta questa grande passione che ha dentro, ma di sicuro ringrazio M&toor per avermi dato la possibilità di averti conosciuto. Di progetti ne abbiamo veramente tanti insieme. Un grande ringraziamento va anche a tutti coloro che hanno le moto pesanti, quello di ieri è stata una vera e propria selezione in cui tutti si sono superati. Pensate che c’è rimasto male anche Pietro. Pietro si, o Gas Gas che dir si voglia. :-) Questo personaggio lo voglio ringraziare per tutte le dritte sugli alimenti e non solo, anche per la roba di sua produzione che abbiamo mangiato al pranzo. Un ringraziamento particolare a tutta la Famiglia Talebana, i 10 Partecipanti: Io, Enrico Bassi, Pietro Rampi, Renzo Monachini, Carlo Bindi, Enrico Vignali, Massimo Tiberi, Paolino, Paolo Marzolla e Marco Albicocchi. I collaboratori al pranzo: Franco (cuoco), Iole (Moglie del Cuoco), Andrea e Francesca (Figli del Cuoco), Marika (Moglie di Enrico Bassi), Noemi (Moglie di Pietro Rampi), Piero (Amico di Enrico Bassi, Fiorentino-Siciliano) e Maria (Moglie di Piero).

Alla Prossima!

Lamps, Gino Chiuppesi. (Uno dei Talebani).
"Comunque vada ne è valsa la pena!"